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Gentoo's Bugzilla – Attachment 174069 Details for
Bug 249612
[IT] fluxbox-config.xml translated
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fluxbox-config.xml
fluxbox-config.xml (text/plain), 24.34 KB, created by
Michele Caini
on 2008-12-02 12:57:58 UTC
(
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)
Description:
fluxbox-config.xml
Filename:
MIME Type:
Creator:
Michele Caini
Created:
2008-12-02 12:57:58 UTC
Size:
24.34 KB
patch
obsolete
><?xml version='1.0' encoding="UTF-8"?> ><!DOCTYPE guide SYSTEM "/dtd/guide.dtd"> ><!-- $Header: /var/cvsroot/gentoo/xml/htdocs/doc/it/fluxbox-config.xml,v 1.8 2008/03/12 20:43:53 scen Exp $ --> > ><guide link="/doc/it/fluxbox-config.xml" lang="it"> ><title>Guida alla configurazione di Fluxbox</title> > ><author title="Autore"> > <mail link="smith.jonathan@gmail.com">Jonathan Smith</mail> ></author> ><author title="Redazione"> > <mail link="alin@gentoo.org">Alin Dobre</mail> ></author> ><author title="Redazione"> > <mail link="nightmorph@gentoo.org">Joshua Saddler</mail> ></author> ><author title="Traduzione"> > <mail link="posta@massimo.biz">Massimo Canali</mail> ></author> ><author title="Traduzione"> > <mail link="cristiano.chiucchiolo@gmail.com">Cristiano Chiucchiolo</mail> ></author> ><author title="Traduzione"> > <mail link="skypjack@gmail.com">Michele Caini</mail> ></author> > ><abstract> >Questa guida mostra come configurare Fluxbox, il window manager per X11. ></abstract> > ><!-- The content of this document is licensed under the CC-BY-SA license --> ><!-- See http://creativecommons.org/licenses/by-sa/2.5 --> ><license/> > ><version>1.11</version> ><date>2008-11-06</date> > ><chapter> ><title>Introduzione</title> ><section> ><title>Introduzione al window manager Fluxbox</title> ><body> > ><p> >Per chi non ha confidenza con gli ambienti desktop per Linux, i window manager >(gestori di finestre, in breve WM) sono programmi che girano sotto X11 utili >alla gestione di altre applicazioni con interfaccia grafica. I WM controllano la >collocazione di ogni finestra, la sua dimensione e il/i desktop che ad essa >hanno accesso. Questo può essere fatto automaticamente attraverso una serie di >impostazioni definite dall'utente oppure durante l'esecuzione con il mouse e >possibilmente le scorciatoie da tastiera, dipendenti dallo specifico WM. ></p> > ><p> >Alcuni WM, tuttavia, svolgono più funzioni di una semplice gestione delle >finestre. Fluxbox fornisce anche una piattaforma per lanciare applicazioni, >configurare le scorciatoie da tastiera e le immagini di sfondo, nonché per >visualizzare informazioni. Il WM predefinito di GNOME, Metacity, non include >queste funzioni, che però sono disponibili grazie ad altri programmi GNOME. >Pertanto, non è corretto dire che Fluxbox sia un WM leggero. Tuttavia, dato che >Fluxbox include tutto ciò che è necessario per un desktop di base, molte persone >lo usano al posto di suite desktop più pesanti, come GNOME o KDE. ></p> > ><p> >Per rendere le cose ancora più confuse, però, Fluxbox può sostituire i WM >predefiniti per GNOME o KDE. Ad esempio, alcune persone ritengono che Metacity, >il window manager di GNOME, non abbia la flessibilità di cui hanno bisogno, ma >allo stesso tempo sanno che Fluxbox non ha tutte le applicazioni di base e >l'integrazione che si possono desiderare da un ambiente desktop completo. Per >questo motivo, una persona potrebbe usare Fluxbox per gestire le finestre >e GNOME per tutto il resto. Notare, tuttavia, che con questa configurazione >si hanno alcuni inconvenienti causati da funzionalità che si sovrappongono. ></p> > ><p> >Fluxbox può anche essere esteso con software di terze parti. Questa è spesso la >soluzione ideale in situazioni in cui le risorse hardware sono limitate, oppure >può essere anche solo una questione di gusti personali. ></p> > ><p> >Questa guida si rivolge a chi non ha mai usato Fluxbox, ai semplici curiosi o a >chi vuole ottenere di più dall'accoppiata Gentoo/Fluxbox. Illustrerà anche come >aggiungere funzionalità (anche solo opzionali) mediante applicazioni di terze >parti che lavorano bene con Fluxbox. ></p> > ></body> ></section> ></chapter> > ><chapter> ><title>Installare Fluxbox</title> ><section> ><title>Installazione di base</title> ><body> > ><p> >Prima di installare Fluxbox bisognerebbe dare un'occhiata ad alcune delle USE >flag disponibili. ></p> > ><p> >Nonostante le USE flag <c>gnome</c> e <c>kde</c> siano fornite per avere >compatibilità con gli ambienti corrispondenti, l'autore può affermare per >esperienza che queste non sono necessarie. Per chi desidera avere qt, gtk+ o >qualsiasi strumento di KDE/GNOME si è liberi di installarlo e configurarlo >indipendentemente. I flag <c>gnome</c> e <c>kde</c> semplicemente aggiungono il >supporto per i rispettivi protocolli e non dipendono da librerie esterne. Ad >ogni modo, comportano un incremento nelle dimensioni dei binari di Fluxbox. ></p> > ><p> >Esiste anche il flag <c>vim-syntax</c> per rendere la configurazione più >semplice in un secondo momento. Questo flag installerà <c>fluxbox-syntax</c>, >uno schema di colori speciale per fluxbox da usare con <c>vim</c>. Saranno >quindi agevolati gli utenti, aumentando la leggibilità dei contenuti delle loro >chiavi e dei file di inizializzazione per Fluxbox. à una leggera estensione per >vim, quindi viene caldamente consigliata. ></p> > ><p> >Infine, ci sono due flag che permettono di personalizzare le funzionalità di >Fluxbox, <c>slit</c> e <c>toolbar</c>. Questi flag sono forniti per fare in modo >che gli utenti che non hanno bisogno >di <uri >link="http://fluxbox-wiki.org/index.php?title=Faqs#What_is_the_slit">slit</uri> >o di the <uri link="http://fluxbox.org/features/">toolbar</uri> possano >compilare Fluxbox senza di essi. Risultano utili nel caso in cui si voglia >eseguire un ambiente estremamente minimale o nel caso in cui si stia >pianificando di usare applicativi differenti che forniscano le stesse >caratteristiche, come pannelli o strumenti indipendenti. ></p> > ><p> >Una volta presa la decisione sulle proprie USE flag, bisognerà aggiungerle al >file <path>/etc/portage/package.use</path>: ></p> > ><pre caption="Esempio: aggiunta delle USE flag"> ># <i>echo "x11-wm/fluxbox -gnome -kde truetype vim-syntax" >> /etc/portage/package.use</i> ></pre> > ><p> >à inoltre necessario un programma che impedisca accessi non autorizzati al >server X, per questo sarebbe meglio emergere <c>xlockmore</c>. La maggior parte >degli utenti vorrà anche personalizzare lo sfondo, si consiglia quindi di >emergere <c>eterm</c>, che risulta essere anche un gradevole terminale per X11. ></p> > ><pre caption="Emergere Fluxbox"> ># <i>emerge fluxbox xlockmore eterm</i> ></pre> > ><p> >Questo è tutto; Fluxbox è installato! Comunque è molto probabile che non si >riuscirà a sfruttarlo a dovere con una installazione minimale. Le sezioni >seguenti spiegheranno come installare altri pacchetti utili, configurare Fluxbox >e fare in modo che programmi di terze parti lavorino per l'utente. Tenere >presente che si tratta solo di passaggi facoltativi, quindi scegliere pure >quelli che sono ritenuti interessanti. ></p> > ></body> ></section> ></chapter> > ><chapter> ><title>Configurare Fluxbox</title> ><section> ><title>Preparare X11</title> ><body> > ><p> >Fluxbox è semplicemente un programma che si appoggia a X11. Se si desidera, è >possibile semplicemente eseguire <c>startx</c> e quindi digitare <c>fluxbox</c> >in un terminale. Si tratta comunque di un procedimento piuttosto noioso. Se non >si desidera avviare direttamente l'interfaccia grafica, è possibile far caricare >automaticamente Fluxbox a X lanciando, come utente normale, il comando seguente: ></p> > ><pre caption="Personalizzare xinit"> >$ <i>echo "exec startfluxbox" > ~/.xinitrc</i> ></pre> > ><p> >Per molti utenti, questa non è ancora la situazione ideale visto che vorranno >sempre usare l'ambiente desktop; è fastidioso eseguire <c>startx</c> per >attivare l'interfaccia grafica ogni volta che si accede al sistema. Per i meno >esperti può anche costituire un rischio per la sicurezza. Se si blocca X11 con ><c>xlock</c> ma lo si avvia da console, chiunque possa accedere fisicamente >al computer può passare a quella console, uccidere il processo di X11 e usare >l'account di altri. Per evitarlo è necessario eseguire X11 in background oppure >eseguirlo tramite screen, disconnettersi da screen e quindi dalla console, una >procedura comunque noiosa. Usando un gestore di accessi (login manager) grafico >il problema non sussiste più. X11 funzionerà comunque da root, il che potrebbe >essere un male. Nel momento in cui scrive, l'autore non è a conoscenza di >eventuali exploit, ma se qualcuno è preoccupato, si consiglia di non usare X11 >oppure di eseguirlo tramite screen. Tenere presente che questo non è un problema >di Fluxbox, ma di X11. ></p> > ><!-- >thanks to Josh Nichols for helping cleanup this section. see comment #4 on bug >87330 >--> > ><p> >Esistono diversi gestori di accesso grafici tra cui scegliere; in questo caso >verrà usato <uri link="http://slim.berlios.de">SLiM</uri>. à possibile usare un >altro gestore di accessi, ma SLiM funziona bene con Fluxbox, come con altri >ambienti che potrebbero essere installati come GNOME, KDE o xfce. ></p> > ><pre caption="Gestore di accessi"> ># <i>emerge slim</i> ># <i>rc-update add xdm default</i> ></pre> > ><impo> >Assicurarsi di emergere <c>slim</c> e di aggiungere <b>xdm</b> allo script di >avvio e non il contrario. Scambiarli può creare problemi. Si dovrà modificare >anche un file di configurazione di sistema: ></impo> > ><pre caption="Modificare /etc/conf.d/xdm"> >DISPLAYMANAGER="slim" ></pre> > ></body> ></section> ><section> ><title>Temi ed Effetti Grafici</title> ><body> > ><p> >Chi desidera un'impostazione veramente minimale può saltare questa sezione. à >comunque buona cosa permettere all'utente di personalizzare l'aspetto del >proprio WM. Verranno installati temi specifici per Fluxbox, i loghi e le >immagini di Gentoo (per qualsiasi WM) e temi che possono essere usati su >qualsiasi WM della famiglia *box. ></p> > ><pre caption="Installare stili ed effetti grafici"> ># <i>emerge commonbox-styles commonbox-styles-extra \ > fluxbox-styles-fluxmod gentoo-artwork</i> ></pre> > ></body> ></section> ><section> ><title>Application Launcher</title> ><body> > ><p> >Ogni window manager ha (o dovrebbe avere) un programma apposito che serve a >lanciare le applicazioni senza dover aprire una console. Quello di Fluxbox si >chiama <c>fbrun</c> e si trova già installato. Per lanciarlo è necessario >digitare <c>fbrun</c> dalla linea di comando ma è evidente che eseguire ><c>fbrun</c> dalla console per poi lanciare un'applicazione è anche peggio >che eseguire da console l'applicazione stessa. Molto meglio impostare una >scorciatoia da tastiera o aggiungere una voce al menu di fluxbox che invochi ><c>fbrun</c> o entrambi. ></p> > ><p> >à possibile aggiungere la voce "Esegui..." configurando opportunamente ><path>~/.fluxbox/menu</path>: ></p> > ><pre caption="Aggiungere una voce al menu per eseguire fbrun"> > [exec] (Esegui...) {fbrun} ></pre> > ><p> >Di seguito verranno riportate maggiori informazioni riguardo i menu di fluxbox. ></p> > ><p> >Per maggiori informazioni, ad esempio sugli argomenti da passare alla riga di >comando, leggere le pagine man accessibili con <c>man fbrun</c>. Tenere presente >che per aggiungere tali argomenti, sarà necessario ridefinire la scorciatoia da >tastiera e/o modificare il file di configurazione del menu. ></p> > ></body> ></section> ><section> ><title>Scorciatoie da Tastiera per Fluxbox</title> ><body> > ><p> >Fluxbox dispone di una serie piuttosto limitata di scorciatoie da tastiera. >Permette all'utente di passare da un desktop all'altro e niente più. Prima di >apportare le modifiche ci sono un paio di cose da sapere. Nel file di >configurazione dei tasti rapidi di Fluxbox ci sono dei modificatori >particolari. Mod1 è comunemente conosciuto come il tasto "Alt" e Mod4 è >l'impronunciabile tasto (windows). Control e Shift sono identificati da Control >e Shift. Per le scorciatoie è meglio usare i tasti Alt/Windows dato che altri >programmi che girano su X11 tendono a usare Control e Shift. ></p> > ><p> >Tutti questi sono fra loro indipendenti, perciò ignorare ciò che non serve o >modificare soltanto ciò che si desidera. Questa guida assume che i programmi >citati siano quelli più comunemente usati; se è il caso, sostituire il nome del >pacchetto in uso a quello qui citato. Per maggiori informazioni è possibile >consultare le pagine man di fluxbox. ></p> > ><p> >Ora che tutto quanto è stato chiarito, basta lanciare un editor di testi (come >utente normale), aprire <path>~/.fluxbox/keys</path> e aggiornare le >scorciatoie. ></p> > ><pre caption="Modificare le scorciatoie da tastiera"> ><comment># limitare l'uso di X11 all'utente corrente</comment> >Mod4 l :ExecCommand xlock > ><comment># aprire alcuni programmi mediante le scorciatoie. Sono soltanto esempi, ># giusto per capire come funziona il tutto...</comment> >Mod1 f :ExecCommand firefox >Mod1 t :ExecCommand thunderbird >Mod1 o :ExecCommand oowriter >Mod1 v :ExecCommand gvim > ><comment># Fluxbox non ha nessun controllo per i suoni, è necessaria questa modifica ># (si assume l'uso di alsa. Nel caso si usi oss, tentare di fare il ># possibile)</comment> >Mod1 e :ExecCommand Eterm -name alsa -e alsamixer > ><comment># lanciare fbrun, che a sua volta serve per eseguire altre applicazioni</comment> >Mod1 r :ExecCommand fbrun > ><comment># Controllo dei programmi. Rende la vita più semplice...</comment> >Mod1 4 :Close >Mod1 m :Minimize > ><comment># se si usa aterm (emerge x11-terms/aterm), è possibile aprirne una istanza ># con trasparenza e senza bordi, perfetta con una risoluzione di ># 1024x768, lasciando spazio anche per conky. naturalmente si può personalizzare ># secondo il proprio gusto.</comment> >Mod1 a :ExecCommand aterm -name aterm -sl 3000 -tr +sb -sr -sk -bg black -fg \ >white -fade 90 -bl -tn xterm -fn \ >-misc-fixed-medium-r-normal-*-*-120-*-*-c-*-iso8859-15 -g 116x57 > ><comment># come sopra, ma apre un terminale come utente root. bisognerà ovviamente ># conoscere la password di root per poterlo usare</comment> >Mod1 s :ExecCommand aterm -name aterm -sl 3000 -tr +sb -sr -sk -bg black -fg \ >white -fade 90 -bl -tn xterm -fn \ >-misc-fixed-medium-r-normal-*-*-120-*-*-c-*-iso8859-15 -g 116x57 -e su - ></pre> > ></body> ></section> ><section> ><title>Monitor di Sistema</title> ><body> > ><p> >Qualcuno avrà il desiderio di installare un monitor di sistema che giri sotto >X11. Gkrellm è piuttosto diffuso, ma per mantenere il minimalismo di Fluxbox, ne >verrà installato uno più semplice: <c>conky</c>. Se si desidera è possibile >usare altri monitor; esistono tonnellate di guide per installarli. ></p> > ><pre caption="Installare conky"> ># <i>emerge conky</i> ></pre> > ><p> >Il file di configurazione predefinito di conky è abbastanza povero, ma si >possono trovare ulteriori informazioni nelle pagine man o nella guida <uri >link="/doc/it/conky-howto.xml">Guida a Conky in Gentoo Linux</uri> ></p> > ></body> ></section> ><section> ><title>Le Icone</title> ><body> > ><p> >Fluxbox non possiede applicazioni per visualizzare icone sul desktop; tutto è >gestito tramite le scorciatoie da tastiera o dal menu del tasto destro. iDesk >è un programma che aiuta a colmare questa lacuna. Permette agli utenti di >window manager minimali a visualizzare icone sul desktop e offre anche alcuni >effetti grafici come le trasparenze. A dispetto del nome idesk non ha nulla a >che fare con Apple o Mac (per quello che ne sa l'autore). Installare iDesk è >molto semplice: ></p> > ><pre caption="Installare idesk"> ># <i>emerge idesk</i> ></pre> > ><!-- >if someone wants to write a better description of idesk, feel free. it would be >appreciated! >--> > ><p> >Una volta installato sarà necessario aggiungere le icone. Le icone di idesk >sono gestite dai file di configurazione che si trovano in ><path>~/.ideskrc</path>. Si tratta di un'operazione piuttosto lunga e non può >essere descritta con chiarezza in questa guida. Per maggiori informazioni, ><c>man idesk</c> e un'occhiata alla ><uri link="http://idesk.sourceforge.net/wiki/index.php/idesk-usage">guida</uri> >e a questa <uri >link="http://forums.gentoo.org/viewtopic-t-87262.html">discussione >nel Forum di Gentoo</uri>. ></p> > ></body> ></section> ><section> ><title>File Manager Grafici</title> ><body> > ><p> >à importante notare che Gentoo non necessita di un file manager. à possibile, e >anche semplice (secondo la modesta opinione di chi scrive), effettuare tutte le >operazioni sui file da linea di comando. Comunque, non tutti la pensano in >questo modo... ></p> > ><p> >Molti utenti che si avvicinano per la prima volta a Gentoo/Fluxbox sono >disorientati dalla mancanza di un file manager grafico come <c>nautilus</c> in >Gnome. Fluxbox non offre un'applicazione simile ma, come sempre, non è difficile >aggiungerne una. Ci sono varie opportunità , ma questa guida ne descriverà solo >tre, una orientata ai <uri link="#gentoo">minimalisti</uri> che si trovano a >proprio agio con il 'solo testo' e due per quelli a cui piace poter <uri >link="#thunar">cliccare</uri> sulle <uri link="#rox">icone</uri>. Naturalmente è >possibile adottarle tutte e tre per poi scegliere quella che si preferisce. ></p> > ></body> ></section> ><section id="gentoo"> ><title>Gentoo File Manager - Il minimalismo</title> ><body> > ><p> >Il file manager Gentoo cerca di offrire i benefici dell'interfaccia grafica >senza la pesantezza comunemente associata a interfacce di questo tipo. ></p> > ><pre caption="Installare Gentoo File Manager"> ># <i>emerge gentoo</i> ></pre> > ><note> >Il file manager Gentoo è un progetto separato dalla distribuzione Gentoo Linux. >Per maggiori informazioni consultare le <uri >link="/main/it/name-logo.xml#doc_chap4">Condizioni per l'uso del nome e del >logo Gentoo</uri>. ></note> > ><p> >Il file manager è interamente configurabile tramite interfaccia grafica, per cui >lo si può personalizzare in assoluta libertà . ></p> > ></body> ></section> ><section id="rox"> ><title>Rox File Manager - Spazio alle Icone</title> ><body> > ><p> >Rox è un file manager che fa uso di testo e icone e si avvicina molto a Esplora >Risorse di Windows. ></p> > ><pre caption="Installare Rox File Manager"> ># <i>emerge rox</i> ></pre> > ><p> >Rox si comporta come i file manager "tradizionali", per questo la sua >interfaccia dovrebbe essere abbastanza intuitiva. In caso contrario, consultare >le pagine man. ></p> > ></body> ></section> ><section id="thunar"> ><title>Thunar File Manager</title> ><body> > ><p> ><uri link="http://thunar.xfce.org/">Thunar</uri> è un leggero e veloce file >manager che, in modo simile a Rox, si comporta come i più tradizionali file >manager. Include icone e testo ed è facile da usare. Anche se concepito per ><uri link="http://www.xfce.org">Xfce</uri>, è un buon complemento per un sistema >basato su Fluxbox. ></p> > ><pre caption="Installare Thunar"> ># <i>emerge -avt thunar</i> ></pre> > ></body> ></section> ><section> ><title>Visualizzare le immagini</title> ><body> > ><p> >Molti window manager integrano applicazioni per visualizzare le immagini >contenute nelle directory. Queste applicazioni sono piuttosto leggere e non >permettono di modificare le immagini (compito svolto da altre applicazioni, >come <c>gimp</c> o simili). Questa caratteristica è fondamentale quando tali >applicazioni vengono usate unitamente alla linea di comando o a file manager >come <c>gentoo</c> o <c>rox</c>. Sebbene <c>thunar</c> possa mostrare miniature >di immagini, un leggero visualizzatore di immagini separato è ancora una buona >idea. ></p> > ><pre caption="Installare gqview"> ># <i>emerge gqview</i> ></pre> > ><p> ><c>gqview</c> può essere lanciato in qualsiasi directory per visualizzare >quasiasi immagine tra i tipi supportati. ></p> > ></body> ></section> ><section> ><title>Impostare un tema, uno sfondo e uno script di avvio</title> ><body> > ><p> >Fluxbox dispone di un certo numero di temi che possono essere impostati tramite >il menu del tasto destro, quindi "Fluxbox menu" e "System Styles". Questi temi >di solito impostano il proprio sfondo che normalmente è a un solo colore oppure >una sfumatura. Molti utenti preferiscono personalizzare lo sfondo e tenerlo >attivo a prescindere dal tema scelto. Per questo bisogna modificare altri file >di configurazione di Fluxbox che ne governano la fase di avvio. Lanciare un >editor di testi e aprire <path>~/.fluxbox/startup</path>. ></p> > ><p> >Se il file esiste già , cancellarlo. Aggiungere il codice riportato qui sotto ad >un nuovo file, togliendo i commenti, se necessario, e inserendo i valori >opportuni al posto dei TESTI_MAIUSCOLI. ></p> > ><pre caption="Modificare gli script di avvio di Fluxbox"> ><comment># Script di avvio di Fluxbox > ># I programmi che devono rimanere in esecuzione necessitano di ># un "&" alla fine del comando. > ># Mostrare lo splash-screen di Fluxbox >#fbsetbg -C /usr/share/fluxbox/splash.jpg > ># Impostare lo sfondo. à necessario un programma di appoggio ># (si raccomanda x11-terms/eterm) >#fbsetbg -f PERCORSO_PER_L_IMMAGINE > ># Directory dei font >#xset +fp PERCORSO_PER_LA_DIRECTORY_DEI_FONT > ># Avviare il programma che gestisce le icone sul desktop >#idesk & > ># Questo DEVE essere l'ultimo comando!</comment> >exec /usr/bin/fluxbox -log ~/.fluxbox/log ></pre> > ></body> ></section> ><section> ><title>Configurare i menu</title> ><body> > ><p> >L'autore utilizza un editor di testi per creare i menu. Se si condivide questa >scelta si può saltare questa sezione e passare direttamente a ><uri link="#manual_menu">Modificare i menu a mano</uri>. ></p> > ><p> >à possibile modificare a mano <path>~/.fluxbox/menu</path> dopo averlo >generato in automatico (vedere la prossima sezione), per aggiungere o eliminare >le voci che non vengono usate. Se qualcosa viene eliminato da questo file, non >apparirà più nel menu dell'utente ma il pacchetto rimarrà sul sistema. Il >programma potrà comunque essere lanciato dalla linea di comando. ></p> > ><p> >Sul sistema è disponibile <c>fluxbox-generate_menu</c>, un programma che >permette di generare automaticamente i menu. Per eseguirlo (come utente senza >privilegi di root): ></p> > ><pre caption="Generare i menu"> >$ <i>fluxbox-generate_menu -is -ds</i> ></pre> > ><p> >à vivamente consigliato l'uso di <c>fluxbox-generate_menu -is -ds</c>, invece di >altri programmi che non sono configurati per scandagliare la struttura delle >directory propria di Gentoo. ></p> > ><note> >Con questo metodo è possibile generare automaticamente i menu pur mantenendo >un certo controllo manuale. Creare e configurare ><path>~/.fluxbox/usermenu</path> a mano (vedere la prossima sezione per la >sintassi) consente all'utente di avere un menu personalizzato che non verrà >cancellato dalle successive esecuzioni dello script. ></note> > ></body> ></section> ><section id="manual_menu"> ><title>Modificare i menu a mano</title> ><body> > ><p> >Il menu di Fluxbox non è altro che un file di testo che segue una sintassi >abbastanza semplice. La configurazione predefinita si trova in ><path>~/.fluxbox/menu</path> ></p> > ><p> >Le voci di menu che devono eseguire un'applicazione sono definite dall'elemento ><c>[exec]</c>. à possibile definire una nuova voce sotto l'elemento ><c>[begin]</c> (la radice dell'albero dei menu) o tra l'elemento ><c>[submenu]</c> e il corrispondente elemento <c>[end]</c> che definiscono >rispettivamente l'inizio e la fine di un sottomenu; per esempio: ></p> > ><pre caption="Definire nuove voci di menu"> ># menu di fluxbox personalizzato >[begin] (Fluxbox) ><comment>(...)</comment> >[exec] (XTerm White on Black) {xterm -ls -fg white -bg black} ><comment>(...)</comment> >[submenu] (More terminals) >[exec] (Aterm default) {aterm} >[exec] (Rxvt default) {rxvt} >[end] ><comment>(...)</comment> >[end] ></pre> > ><p> >La definizione del menu radice inizia con l'elemento <c>[begin]</c> seguito dal >nome tra parentesi e finisce con il corrispondente elemento <c>[end]</c>. Tutti >i comandi che definiscono il menu (qui chiamati 'elementi') sono racchiusi in >parentesi quadre, il nome dei menu e sottomenu sono racchiusi in parentesi tonde >mentre i comandi veri e propri che eseguono le varie applicazioni sono racchiusi >in parentesi graffe. Sono consentite le righe di commento e iniziano con il >carattere <c>#</c>. ></p> > ><p> >Nell'esempio appena preso in esame, la prima istanza di <c>[exec]</c> definisce >una nuova voce "XTerm White on Black" che eseguirà il comando <c>xterm -ls -fg >white -bg black</c> come se fosse da linea di comando. Successivamente c'è un >sottomenu definito da <c>[submenu]</c> e subito dopo una sezione chiamata "More >terminals" con altre due istanze di <c>[exec]</c>. Ogni sottomenu deve essere >terminato con l'elemento di chiusura <c>[end]</c>. ></p> > ><p> >Ci sono altri comandi per gestire i menu che si possono usare nel proprio file ><path>~/.fluxbox/menu</path>. Si prega di leggere la <uri >link="http://fluxbox.org/docbook.php">documentazione ufficiale</uri> >disponibile in rete per maggiori informazioni. ></p> > ></body> ></section> ><section> ><title>Risorse</title> ><body> > ><ul> > <li>Il <uri link="http://fluxbox-wiki.org">wiki di Fluxbox</uri></li> > <li> > Sviluppatori e utenti di Fluxbox nel canale #fluxbox su irc.freenode.net > </li> ></ul> > ></body> ></section> ><section> ><title>Conclusioni</title> ><body> > ><p> >Congratulazioni. Fluxbox è ora installato, configurato e pronto all'uso. Per >qualsiasi dubbio o suggerimento si può inviare una email all'autore oppure è >possibile segnalare un bug nel <uri link="http://bugs.gentoo.org">Bugzilla</uri> >di Gentoo. ></p> > ></body> ></section> ></chapter> ></guide>
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